Guida all'ortodonziaApparecchio ortodontico e bambini: qual è quello giusto?

Apparecchio ortodontico e bambini: qual è quello giusto?

La correlazione tra apparecchio ortodontico e bambini spesso è portata da incisivi sporgenti, denti storti o bocca piccola. Questi disturbi spingono i genitori a correre dal dentista alla ricerca di una soluzione permanente.

Quand’è il momento di mettere l’apparecchio ortodontico?

Per un bambino avere i denti storti, ovviamente, non è sinonimo di apparecchio a tutti i costi. Tuttavia, una prima visita intorno ai 4-5 anni potrebbe essere utile per verificare la corretta crescita dei denti e lo sviluppo della mascella.

Ad oggi, circa il 50-60% dei bambini necessita di un apparecchio per:

  • correggere la dentatura in caso di affollamento dentale, palato stretto;
  • risolvere problemi di malocclusione, ovvero i problemi che riguardano la scorretta sovrapposizione dell’arcata superiore e di quella inferiore;
  • rimettere in riga un incisivo ritardatario nello sviluppo.

In un primo momento, dunque, l’apparecchio non è una pura questione estetica, ma un mezzo per agire su muscoli e ossa favorendo la corretta chiusura della mandibola. Da  essa dipendono la masticazione e la pronuncia corretta. Per questo, è fondamentale prendere le giuste precauzioni prima che fuoriescano i denti permanenti e che la maturazione scheletrica del piccolo sia conclusa. Purtroppo, crescendo, i denti non si raddrizzeranno da soli.

Apparecchio ortodontico: qual è l’età giusta?

Generalmente si agisce sul lato puramente estetico della dentatura a partire dagli 11-12 anni di età, applicando l’apparecchio più adatto alle esigenze del bambino. Naturalmente il bambino crescerà meglio se tutto il sistema muscolo-scheletrico è in armonia, creando un ambiente favorevole anche per la crescita dei denti definitivi. Ottenuto un equilibrio alla base, sarà poi più semplice procedere a raddrizzarli dopo qualche anno.

Apparecchio ortodontico: mobile o fisso?

Tra le varie tipologie esistono apparecchi mobili e fissi. Tutti agiscono esercitando una certa pressione sulla mascella o sui denti attraverso elastici, molle e attivatori.

Quando viene utilizzato l’apparecchio mobile?

L’apparecchio mobile è più comune nei casi di ortodonzia intercettiva, quando si rende necessario agire sullo sviluppo delle ossa. È utile in particolar modo per migliorare la conformazione e la dimensione della bocca. Gli apparecchi ortodontici mobili, infatti, si appoggiano alla naturale crescita della mandibola per plasmare le strutture ossee e i denti, in modo da ottenere un posizionamento corretto. Possono essere impiegati per contenere lo sviluppo della mandibola o, al contrario, per spostarla in avanti, oltre ad arginare movimenti innaturali di lingua, guance e labbra.

Quando viene utilizzato l’apparecchio fisso?

L’apparecchio fisso viene posizionato solitamente verso i 12 anni, perché solo una volta comparsi tutti i denti permanenti è possibile intervenire per raddrizzare la dentatura. È la soluzione migliore per l’allineamento dei denti, in quanto permette di ordinarli in modo molto preciso, agendo 24 ore al giorno a prescindere dalla collaborazione del piccolo, raggiungendo i risultati desiderati in un arco temporale più breve.

Le soluzioni sono dunque differenti, basta affidarsi a un professionista in grado di mettere a proprio agio il bambino, accompagnandolo per mano lungo il percorso di cura.

Redazione di Sorridiamo
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