Cura del sorrisoGuida alla scelta del dentifricio

Guida alla scelta del dentifricio

Quale dentifricio compro? Potrà sembrare una domanda banale, ma la scelta del giusto dentifricio per i nostri denti non è una questione da sottovalutare.

Come scegliere il dentifricio giusto?

Per prima cosa è importante capire chi utilizzerà il dentifricio perchè non sempre tutti i membri della famiglia possono usare lo stesso. Ognuno ha delle esigenze specifiche, infatti:

  • è preferibile che un bambino e un adulto non utilizzino lo stesso prodotto;
  • se in casa un genitore utilizza dentifrici sbiancanti, non è consigliabile che anche un bambino ne faccia uso.

Qual è la funzione del dentifricio?

Il dentifricio svolge molte funzioni, tra cui:

  • combattere i batteri;
  • combattere la formazione della placca;
  • purificare la bocca;
  • combatte l’alito cattivo;
  • prevenire i problemi del cavo orale.

Quali sostanze può contenere un dentifricio comune?

  • Acqua.
  • Addensanti e leganti, con la funzione di tenere insieme i componenti solidi e quelli liquidi.
  • Sostanze abrasive, ad azione lucidante e pulente.
  • Detergenti vari, utilizzati per eliminare le sostanze asportate con lo spazzolino formando la classica schiuma.
  • Dolcificanti come lo Xilitolo, con una particolare funzione antiplacca.
  • Aromi vari e olii essenziali, come menta piperita o cannella.
  • Sostanze addizionali con una particolare funzione come la clorexidina o il fluoro.

Il fluoro è senza dubbio uno degli ingredienti più comuni e conosciuti tra quelli che si possono trovare in una pasta dentifricia qualsiasi. 

Quali tipologie di dentifricio esistono?

Dentifrici per denti e gengive sensibili

Quando si parla di sensibilità dentale, la sfida sta nel comprendere quali sono le reali cause che stanno alla base di questo fastidioso disturbo.

Alcuni fattori da considerare potrebbero essere:

  • lo spazzolamento eccessivamente energico;
  • la presenza di carie trascurate;
  • problemi alle gengive;
  • l’avanzare dell’età;
  • l’utilizzo di prodotti sbiancanti aggressivi.

In questo caso è importante ricorrere ad un dentifricio apposito, concepito per remineralizzare dentina e smalto, rendendo allo stesso tempo i denti meno sensibili agli sbalzi termici, agli acidi e ai dolci.

Tali dentifrici possono contenere elementi quali:

  • idrossiapatite;
  • sali di fluoro;
  • nitrato di potassio e triclosan, particolarmente efficace in presenza di gengiviti e contro la placca.

Dentifrici ad azione sbiancante

Se i tuoi denti tendono al giallino ma vorresti attenuarne la sfumatura, il dentifricio per te potrebbe essere quello sbiancante.

Queste paste dentifricie contengono elementi chimici e particelle abrasive che vanno a:

  • lucidare la superficie dentale;
  • rimuovere le macchie causate da abitudini scorrette come alcool e fumo o semplicemente da accumuli di placca e tartaro.

A seconda del livello di abrasività possono essere usati regolarmente o alternandoli a dentifrici tradizionali. Non rovinano i denti, se utilizzati con accortezza.

Dentifrici antiplacca

Incorporano elementi ad azione antibatterica diretta o indiretta, in grado di prevenire l’accumulo di placca e di arrestare la proliferazione dei batteri nel cavo orale. Tra questi troviamo:

  • lo iodio , in grado di agire contro i microorganismi dannosi;
  • il cloruro di sodio che stimola la secrezione della saliva, ricca di sostanze antibatteriche;
  • l’alluminio che induce la formazione di un sottile strato invisibile a protezione dei denti.

Tra i dentifrici antiplacca troviamo anche quelli detti antisettici, generalmente acquistabili esclusivamente dietro prescrizione medica e per periodi non troppo lunghi.

La presenza di clorexidina, sostanza antiplacca e disinfettante tra le più conosciute ed utilizzate, rischia infatti di danneggiare lo smalto alterandone la colorazione, se eccessivamente utilizzata.

Dentifrici per bambini

Maggiore attenzione deve essere dedicata alla pasta dentifricia che acquistiamo per i nostri bambini.

Al di sotto dei 6 anni la concentrazione di fluoro del dentifricio non dovrebbe superare le 500 ppm (parti per milione) in quanto il piccolo potrebbe ingerirne quantità eccessive, rischiando l’insorgere di un intossicazione da fluoro detta fluorosi.

Rifletti sulla tua bocca, il dentifricio adatto a te potrebbe essere quello che hai sempre ignorato e se non sai decidere, il tuo dentista saprà sicuramente consigliarti!

Redazione di Sorridiamo
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