HomeIgiene orale: sicuro di non fare le cose a metà?

Igiene orale: sicuro di non fare le cose a metà?

L’igiene orale non comprende solamente lo spazzolamento dentale, ma anche una serie di accorgimenti e azioni, utili alla prevenzione orale.

Quali sono gli elementi fondamentali per una corretta igiene orale?

I lati del dente che vengono tralasciati durante le normali pratiche di igiene orale sono circa il 40% e si tratta principalmente di quelle fessure definite spazi interdentali. Tutto ciò crea un ambiente ideale per la concentrazione e la proliferazione dei batteri, principali responsabili delle più comuni malattie del cavo orale.

Trascurare  la rimozione costante della placca potrebbe condurre al sorgere di spiacevoli disturbi quali ad esempio carie, gengiviti e la tanto odiata alitosi.

Per una corretta igiene orale, la soluzione migliore è quella di combinare insieme:

  • spazzolino;
  • scovolino/filo interdentale.

Perché è fondamentale utilizzare lo spazzolino?

Lo spazzolino è il migliore amico di denti e gengive quando si tratta di salute orale, essendo in grado di asportare i principali residui di cibo e batteri che vanno a depositarsi nella bocca in seguito a pasti e spuntini. Bastano, infatti, soltanto 24 ore senza lavare i denti per permettere alla placca di batterica di iniziare il processo di calcificazione

Per evitare spiacevoli conseguenze, inoltre, è importante scegliere la tipologia di spazzolino più adatta alle esigenze dei nostri denti e controllare periodicamente che le setole siano dritte e uniformi, provvedendo a sostituirlo con uno nuovo nel caso in cui siano deformate e irregolari.

Come vanno spazzolati i denti?

La tecnica di spazzolamento è fondamentale:

  • separa la bocca in due parti ideali per concentrare meglio i movimenti;
  • inizia a spazzolare in senso verticale dalla gengiva al dente, verso il basso nel caso dell’arcata superiore e verso l’alto per l’arcata inferiore;
  • ripeti la stessa procedura anche nella parte interna delle arcate;
  • risciacqua con acqua tiepida per eliminare le tracce di tartaro e dentifricio rimaste.

Scovolino: di che cosa si tratta?

Esistono ovviamente diverse modalità per pulire a fondo gli spazi interdentali, soprattutto visto che queste fessure possono variare in spessore e in ampiezza da persona a persona, rendendo dunque difficile l’utilizzo di uno strumento standard per tutti.

Ed è proprio per venire incontro a queste esigenze differenziate che è nato lo scovolino, un piccolo dispositivo pensato e realizzato appositamente per pulire gli spazi tra i denti, dove lo spazzolino non può arrivare.

Tra la grande varietà di proposte rintracciabili nelle farmacie, possiamo trovare lo scovolino:

  • classico: ha la testina dritta e un manico corto, le 9 varianti del prodotto si differenziano a seconda della misura delle setole;
  • morbido: caratterizzato dalla testina dritta e dal manico corto, ha setole particolarmente morbide per un’azione più delicata;
  • angolato: con testina angolata e manico lungo.

La struttura di uno scovolino angolato permette la penetrazione tra i denti posteriori e consente anche la pulizia dall’interno dell’arcata.

Come usarlo correttamente?

Non hai mai usato lo scovolino? Niente di più semplice, basta seguire 3 semplici passaggi:

  • inserisci lo scovolino delicatamente tra i denti, per semplificare l’uso guardati allo specchio;
  • muovilo avanti e indietro per 2-3 volte;
  • ripeti la procedura per ogni spazio e poi sciacqua lo scovolino sotto l’acqua e lascialo asciugare all’aria aperta senza cappuccio.

Filo interdentale: come si usa?

Per chi non ama utilizzare lo scovolino, l’alternativa è il filo interdentale. Ecco come utilizzarlo nel modo corretto:

  • taglia 40-45 cm di filo e avvolgilo intorno alle dita medie, tenendolo ben fermo con pollice e indice;
  • inserisci il filo delicatamente tra i denti fino alle gengive, ma senza sfregare;
  • fai scorrere il filo ogni volta che si cambia spazio interdentale per evitare che i batteri passino da una zona all’altra della bocca;
  • forma un arco verso l’esterno con il filo e segui la forma del dente fino alla zona del colletto dentale.

Questa procedura dovrebbe essere effettuata almeno due volte al giorno, per non meno di 2 minuti, per assicurarsi di asportare anche i residui più persistenti.

Quali tipologie di filo interdentale esistono?

In base alle proprie esigenze è possibile scegliere il filo interdentale più indicato. Tra le tipologie più utilizzate troviamo il filo interdentale:

  • cerato;
  • non cerato;
  • spugnoso;
  • aromatizzato;
  • fluorizzato.

Per completare al meglio la pulizia quotidiana puoi anche utilizzare il collutorio, che non può però sostituire gli altri elementi!

Redazione di Sorridiamo
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