La vitamina D o “vitamina del sole” è nota anche come tale perché il nostro organismo la produce a seguito dell’esposizione alla luce solare. Gli esperti stimano che l’esposizione al sole per 10-15 minuti al giorno sia sufficiente per raggiungere il normale fabbisogno di questa vitamina. Si parla spesso della tutela per la salute delle ossa ma non tutti sanno che è strettamente connessa a quella dei denti.
Vitamina D, parodontite e osteoporosi: quale correlazione?
Uno studio condotto dall’Istituto di Ricerca fiorentino Microdentistry, pubblicato sulla rivista scientifica americana “Archives of Oral Biology”, ha evidenziato una correlazione di base genetica tra parodontite e osteoporosi che vede la carenza di Vitamina D come fattore dominante nelle due patologie.
Lo studio ha infatti mostrato che nelle persone in cui il recettore cellulare per la vitamina D è meno efficiente del normale, è più facile che si manifesti una demineralizzazione delle ossa e che questa coinvolga anche quelle mandibolari e mascellari a sostegno dei denti. Questa anomalia è risultata essere una delle cause principali della progressione della parodontite e dell’osteoporosi.
Lo studio condotto dall’Istituto di Ricerca Microdentistry dimostra come la prevenzione è dunque un’arma fondamentale per preservare la salute delle ossa e dei denti.
La vitamina D, essendo la principale responsabile dell’assorbimento del calcio, importante costituente delle ossa, nell’organismo è un nutriente essenziale proprio per lo sviluppo ed il mantenimento del tessuto osseo.
Inoltre, diversi studi evidenziano come supporti il buon funzionamento del sistema immunitario e dell’apparato cardiovascolare, e come abbia un ruolo chiave anche nella protezione contro malattie croniche quali alcuni tipi di tumore, diabete e malattie autoimmuni.
Come assumere Vitamina D?
La “vitamina del sole” è nota anche come tale perché il nostro organismo la produce a seguito dell’esposizione alla luce solare. Gli esperti stimano che l’esposizione al sole per 10-15 minuti al giorno sia sufficiente per raggiungere il normale fabbisogno di questa vitamina.
In inverno, data la brevità delle ore di luce e il freddo, è ancora più importante assumere una giusta dose di vitamina D attraverso l’alimentazione, prediligendo alimenti tra cui alcuni tipi di pesce (aringa, sgombro, sardine), l’olio di fegato di merluzzo, il burro, i formaggi grassi e le uova.
La carenza di Vitamina D oltre a incidere sui livelli di calcio nell’organismo e provocare indebolimento osseo, può incidere negativamente anche a livello muscolare provocando dolori agli arti e addominali. Per questo, quando non sia sufficiente un’alimentazione equilibrata, se indicato dal proprio medico, è opportuno ricorrere anche ad integratori.
La Vitamina D, date le sue numerose proprietà benefiche rivolte ad ogni parte dell’organismo, può rivelarsi un’alleata preziosa per la prevenzione di parodontite e osteoporosi e assieme di molte altre malattie.
L’inverno non è ancora finito, dunque in attesa che arrivi la primavera non dimenticarti di fare scorte di vitamina!