L’odontoiatria estetica è quel ramo della disciplina odontoiatrica che non solo si occupa di risolvere problemi dentali per far tornare la bocca allo stato di salute iniziale, ma lo fa cercando di ottenere anche il risultato più estetico possibile secondo vari criteri. Un miglioramento estetico è possibile grazie a una serie di interventi concordati con il paziente, in base al problema da risolvere e al risultato finale che vuole ottenere.
Quali sono i vantaggi e i benefici dell’odontoiatria estetica?
Chiunque può richiedere qualche ritocco per sentirsi a suo agio con la propria bocca. Questo vuol dire che si può migliorare, fino a rendere perfetto, un sorriso del quale non si è soddisfatti.
I benefici nel ricorrere all’odontoiatria estetica sono molti. Nell’immediato, un vantaggio è quello di rendere più bello, luminoso e armonico il viso. Questo aspetto è direttamente collegato a quello psicologico. Molti hanno associato un miglioramento dell’autostima della persona alla soddisfazione di avere una bocca sistemata e più bella.
Trattamenti dell’odontoiatria estetica
L’odontoiatria estetica, dovendo migliorare molteplici aspetti e sfaccettature, ha altrettanti modi per risolvere gli inestetismi che crucciano di più i pazienti. Vediamo insieme quali sono le soluzioni più frequenti per avere un sorriso degno di Hollywood.
Otturazioni
Le otturazioni di solito sono eseguite in studio e sono i trattamenti più veloci e semplici. Per farle si utilizzano tecniche di adesione, dove i materiali estetici si ‘incollano’ (bonding) alle varie parti del dente per ricostruirlo oppure per riempire una cavità creata da batteri. Pulita in precedenza la parte interessata con strumenti appositi, si usano adesivi e acido ortofosforico per favorire la durata nel tempo della cura eseguita. Di solito, viene usata una resina fotopolimerizzante della stessa tinta del dente da sistemare, così da migliorare subito il colore e rendere invisibile la zona trattata, con un effetto estetico immediato.
Simile nei passaggi è il concetto del bonding dentale (dental bonding). Il trattamento è estetico ed economico. La maggior parte delle volte è reversibile, nel caso si volesse tornare alla forma originale del dente.
Viene usato per alterare la linea e la silhouette del dente che si deve modificare. Anche qui in questo caso si utilizza dell’acido ortofosforico per far aderire meglio i materiali estetici (resina estetica fotopolimerizzante) che, stratificati e lucidati, danno nuova vita a un dente che era da migliorare.
Intarsi
Negli intarsi la parte da modificare viene eseguita in un laboratorio esterno da tecnici specializzati, gli odontotecnici.
Nello specifico, si prepara la porzione di dente da ricostruire con le frese, creando un alloggiamento ad hoc che viene mandato in negativo tramite impronta al tecnico del laboratorio. Una volta ottenuto il lavoro, lo si sistema sul dente con gli adesivi (bonding), avendo così un effetto naturale ed esteticamente perfetto, come se il dente non fosse mai stato toccato.
Possiamo dividere gli intarsi in varie tipologie:
- inlay: non ci sono cuspidi coinvolte nella ricostruzione, ma soltanto solchi dentali.
- onlay: le cuspidi coinvolte sono fino a tre.
- overlay: le cuspidi coinvolte sono la totalità di quelle presenti sul dente.
Faccette dentali
Le faccette dentali sono probabilmente una delle prime cose a cui ciascuno pensa quando si parla di odontoiatria estetica. Sono in grado di sistemare non solo il colore del dente, ma anche la forma. Il miglioramento, quindi, è ancora più visibile, in quanto il dente viene completamente coperto da un ‘guscio’ fatto su misura tramite una impronta. Una volta ottenuta la faccetta, si fa aderire al dente tramite bonding chimico che lo assicura nel tempo dando un effetto naturale, armonizzando e illuminando fin da subito il viso. Siete incuriositi? Per addentrarvi ancora di più nel magico mondo delle faccette dentali, leggete questo articolo.
Sbiancamento dentale
Parlando di sbiancamento dentale, dobbiamo avere ben in mente che non parliamo di un metodo unico per risolvere tutti gli inestetismi derivanti da macchie presenti dentro lo smalto dei denti.
Vi è, però, lo stesso funzionamento di base: sui denti che si devono sbiancare, viene applicato un gel (perossido di idrogeno o perossido di carbamide) che, attivato nel giusto modo, libera dei radicali responsabili del processo di sbiancamento. Si consiglia di eseguirlo presso uno studio dentistico per ottenere un risultato professionale e duraturo. In questo articolo è possibile trovare alcune indicazioni in più su come scegliere lo sbiancamento dentale perfetto per la propria bocca e come vengono eseguiti i vari procedimenti.
Insomma, se nascere con una bocca che non soddisfa i propri canoni di bellezza non si può scegliere, si può decidere, invece, di affidarsi a uno specialista per migliorare con pochi e semplici passi la propria bocca, per tornare a sorridere al mondo.