La sedazione cosciente dal dentista è una pratica consolidata che permette a pazienti particolarmente ansiosi di affrontare le sedute odontoiatriche, interventi chirurgici e tecniche diagnostiche lievemente invasive riducendo lo stress emotivo. L’odontofobia, o paura del dentista, è un problema più diffuso di quanto si possa pensare.
Sedazione cosciente dentista: per chi è indicata?
L’ansia da prestazione odontoiatrica non interessa solamente i bambini, ma coinvolge in maniera più o meno grave circa il 90% della popolazione che si affaccia allo studio dentistico.
Si calcola che un 5% é talmente impaurito dalla situazione che dovrà affrontare sulla “poltrona”, da mettere in atto un vero e proprio comportamento fobico, mentre il 45% prova una paura che li spinge a rimandare il più possibile le visite del dentista (Scott e Humphrey, 1987; Stouthard e Hoogstraten, 1990; ter Horst e de Wit, 1993).
Quali sono le cause della paura?
Le cause di ansia e paura sono diverse, possono essere trasmesse:
- dalle ansie dei genitori;
- attraverso racconti di episodi spiacevoli;
- da primi approcci traumatici o dolorosi nello studio del dentista, avuti nell’infanzia;
- in casi più gravi da psicosi e fobie generalizzate.
Il dentista, quindi, può essere vissuto e percepito come una figura minacciosa, che ha il potere di violare e invadere una parte di noi tanto intima e personale.
Come può manifestarsi l’ansia?
L’ansia si manifesta sia sul versante fisico con:
- tachicardia;
- tremori;
- senso di soffocamento;
- tensioni muscolari;
- eccessiva sudorazione;
- svenimenti;
- vertigini;
- nausea;
Sia dal punto di vista psichico, attraverso una sensazione di impotenza, un presentimento di pericolo imminente, una tensione esagerata, come per affrontare un’emergenza, una preoccupazione eccessiva che impedisce di risolvere i problemi reali.
Come superare la paura del dentista?
Per alleviare tali sintomatologie, si sono diffuse in tutto il mondo, nell’ambito medicale e odontoiatrico, in particolare tecniche sedative alternative ai farmaci tradizionali, che hanno avuto un impulso e uno sviluppo molto vasto.
In molti paesi quali Scandinavia, USA e Australia, l’utilizzo di questo gas narcotico è utilizzato di routine da più del 50% degli studi dentistici. In Italia sempre più professionisti si stanno avvicinando a questa metodica che affianca le tradizionali anestesie locali.
Sedazione cosciente dentista: che cos’è?
È una condizione medica controllata che non comporta la perdita dei riflessi protettivi, ma assicura una condizione di rilassamento e controllo del dolore.
Quando la sedazione cosciente prevede la somministrazione di protossido d’azoto, il gas viene utilizzato in associazione all’ossigeno ed erogato dall’odontoiatra in proporzioni diverse a seconda delle esigenze, utilizzando una maschera nasale.
Dopo pochi respiri, si raggiunge una confortante sensazione di “trance”. Pur rimanendo cosciente, le tensioni e le paure si allentano e il paziente si rilassa completamente. Diminuiscono la sensibilità al dolore, i riflessi di deglutizione e l’eventuale insorgenza di conati di vomito come ad esempio nella presa delle impronte.
Cos’è il protossido d’azoto?
È un gas (formula chimica N20) dal potere analgesico e sedativo le cui proprietà sono state scoperte già nell’Ottocento. A differenza di allora, dove il protossido d’azoto era utilizzato per l’effetto analgesico, oggi è utilizzato soprattutto per le sue proprietà sedative, che lo rendono un sistema eccezionale e innovativo per alleviare paure e tensioni nel paziente.
La sedazione cosciente comporta dei rischi?
É un sistema estremamente sicuro che garantisce ottimi risultati a fronte di rari effetti collaterali, quali nausea e vomito.
Al momento non si conoscono reazioni allergiche e il gas inalato non viene metabolizzato ma eliminato tramite la respirazione. Il dentista potrà monitorare la frequenza cardiaca e la saturazione di ossigeno nel sangue.
La sedazione cosciente o analgesia relativa può essere utilizzata dalla maggior parte dei pazienti, come ad esempio i bambini a partire da 6-7 anni d’età, i portatori di handicap, i fobici e gli ansiosi.
L’utilizzo potrebbe essere sconsigliato solamente ad alcuni soggetti e in alcune circostanze (sempre a discrezione del medico curante), quali le donne nei primi mesi di gravidanza o i pazienti con gravi malattie a carico del sistema polmonare o neurologico.
Conoscevi questa soluzione? Le visite dal dentista potrebbero non essere più un problema!