Sentiamo continuamente ripetere che la maggior parte dei piccoli vizi quotidiani come caffè, thè e sigarette sono dannosi per i nostri denti… e il vino?
Siamo spesso portati a ritenere che il vino rosso sia in grado di macchiare i nostri sorrisi, ma le ultime ricerche sono pronte a farci cambiare idea. Tuttavia bisogna distinguere tra vino rosso e vino bianco, in quanto gli effetti delle due varietà sui nostri denti potrebbero essere totalmente differenti.
Via la placca
Un recente studio condotto da un team di ricercatori svizzeri e spagnoli ha mostrato che il vino rosso non macchia i denti, ma al contrario esercita alcuni effetti benefici per la nostra bocca.
I ricercatori sono partiti dalla riproduzione di alcuni biofilm dentali, agglomerati batterici che tendono a formarsi nel cavo orale, nonostante si adottino tutte le normali procedure di igiene quotidiana. Questi biofilm sono stati immersi per pochi minuti in 5 liquidi differenti: vino rosso con alcol e senza, vino mescolato ad estratti di uva, acqua e acqua con il 12% di etanolo.
Dai risultati della ricerca, pubblicati sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, emerge dunque che il vino rosso è risultato in tutte le forme esaminate, il mezzo più efficace per combattere quei microrganismi tanto dannosi per i nostri denti.
A chi va il merito?
Il merito è tutto dei polifenoli. Cosa sono? Si tratta di preziosissimi antiossidanti naturali contenuti nell’uva, e di conseguenza nel vino, in grado di arginare l’espansione della placca.
La placca infatti si compone di batteri e andando ad aderire alla superficie dei denti, può favorire l’insorgere di carie e sgradevoli disturbi parodontali.
Questa scoperta non vuole ovviamente dare il via libera a fiumi di vino in qualsiasi momento della giornata, ciò che potrebbe derivarne sono prodotti dentali come dentifrici e collutori a base di polifenoli. Delusi? Eh sì, un po’ anche noi.
E il vino bianco?
In estate niente è meglio di un buon bicchiere di vino bianco ad accompagnare una cena di pesce fresco, sarà anche lui un buon alleato del sorriso?
Purtroppo no, secondo uno studio dell’Università Johannes Gutenberg di Mainz infatti il vino bianco rischia di danneggiare la superficie dei nostri denti.
I ricercatori hanno immerso alcuni denti estratti a soggetti adulti in 8 varietà di vino rosso e bianco, per circa 24 ore. Il risultato è stato una perdita considerevole di minerali di calcio e fosforo dello smalto per una profondità di ben 60 micrometri per quei denti rimasti a contatto con il vino bianco.
Buono, fresco e… corrosivo?
Il vino bianco, per quanto molto simile a quello rosso, presenta quindi ingrate proprietà che favoriscono la demineralizzazione dello smalto. La responsabilità è da ricercare soprattutto in quelle sostanze acide che per quanto possano essere naturali, aggrediscono lo smalto dei denti.
Stiamo dicendo di eliminare il vino bianco dalle nostre tavole? Certo che no, ma potremmo adottare alcuni accorgimenti per limitare i danni, come ad esempio:
- Non associare vino bianco e agrumi
- Evitare di lavare i denti immediatamente dopo aver bevuto vino
- Associare al bicchiere di vino un pezzo di formaggio
L’abitudine di associare il formaggio ai vini da dessert non è dunque fine a se stessa, ma nasconde effetti benefici per la prevenzione delle patologie orali… d’altronde non è una novità che i cibi ricchi di calcio proteggano e rinforzino i denti.
Una buona pratica per mantenere il sorriso intatto può essere anche quella di bere il vino a piccoli sorsi e ad una distanza di tempo maggiore tra uno e l’altro, così da ridurre l’aggressività degli acidi.
Stavi pensando di rinunciare al vino nelle cene estive? Noi no… l’importante come sempre è non esagerare perché a rimetterci, oltre ai denti, potrebbe essere l’intero organismo!